domenica 27 gennaio 2013

S come Comunicare

Eric A. Havelock
DIKE
La nascita della coscienza - Editori Laterza

pag.309 capitolo XIV. La giustizia di Solone
[ ] Fu Platone, forse, [ ] capace di portare a termine la visione del concetto di giustizia perché la lingua necessaria a tale visione - una lingua aderente alla realtà - stava diventando disponibile in forma apprezzabile, su una scala vasta e sistematica che aveva una sua realtà al di fuori della coscienza dello scrittore, e che, grazie alla sua esistenza documentaria, godeva di una stabilità negata alla tradizione orale?


Lettura irrinunciabile che produce l'impossibilità di continuare a pensare a parlare e stare ad ascoltare nello stesso modo di prima.
Gif animate amoreDedico quindi a quel perfido rancoroso del mio ex fidanzato My Girl, Otis Redding - 1967


lunedì 21 gennaio 2013

IL DISSIDIO ALLA REGOLA DELL'ARTE

Danlair E.-Etiennont S.

IL DISSIDIO ALLA REGOLA DELL'ARTE editore MANyPOLAR


Il libruncolo è sottilissimo, verde scuro, carattere Courier su pagina grigio giallognola (può darsi anche un cattivo riciclo); l'Editrice è piccola, sperimentale e Canadese.
Opera prima a lungo rimaneggiata e molto ben riuscita di due giovani laureandi in giurisprudenza.

Si comincia la lettura e si scopre che tutto è sempre ineccepibilmente, dannatamente sul filo di quell'impercettibile confine che  molto spesso separa due cose. Tanto che sullo stesso esile filo sta la possibilità di una pur minima definizione di questo libro: inquietante sconvolgente divertente illuminante diabolico, sarebbero descrizioni tutte sul baratro del loro esatto opposto.
Con una certa serenità invece si può dire che sono raccontati tre casi esemplari di litigio montato ad arte su ben pochi presupposti, comunque scarsamente rilevanti presupposti, perlopiù pretestuosi ma molto abilmente manipolati e prodigiosamente affiancati da quei meccanismi di sollecitazione di risposta automatica: avete presente quando uno sta animatamente raccontando un episodio che l'ha molto emotivamente coinvolto e il suo interlocutore gli dice, Eh ma non c'è bisogno di agitarsi tanto, che è esattamente il modo per farlo ancor più animare se non incazzare. Ecco, se si è intenzionati di ficcare qualcuno dalla parte del ecco-tu-sei-sempre-il-solito, questo è uno modo vincente. Miserabile ma vincente, perlomeno in quel contesto: o, ma l'ultimo minuto prima di morire la si pagherà cara questa brutta abitudine, voglio sperare.
Insomma è il percorso decisamente originale di un ex infermiere, un sociologo e un barista che si avvicendano nei racconti, alla ricerca di supponibili scopi, nella scoperta di sorprendenti conseguenze, nell'inusitato azzardo di inconcepibili spiegazioni. Ah, le vittime.
Nulla che disturbi il gusto della lettura sapere che le vittime di questi colossali litigi, resesi conto in un diabolico insignificante frammento di millesimo di secondo, di trovarsi sul precipizio della loro trappola e di non riuscire a eluderne il fatale richiamo,  non possono decidere di desiderare altro.

Avere a portata di mano qualcuno di quei cerottini che abbassano la pressione potrebbe rivelarsi utile.