Danlair E.-Etiennont S.
IL DISSIDIO ALLA REGOLA DELL'ARTE editore MANyPOLAR
Il libruncolo è sottilissimo, verde scuro, carattere Courier su pagina grigio giallognola (può darsi anche un cattivo riciclo); l'Editrice è piccola, sperimentale e Canadese.
Opera prima a lungo rimaneggiata e molto ben riuscita di due giovani laureandi in giurisprudenza.
Si comincia la lettura e si scopre che tutto è sempre ineccepibilmente, dannatamente sul filo di quell'impercettibile confine che molto spesso separa due cose. Tanto che sullo stesso esile filo sta la possibilità di una pur minima definizione di questo libro: inquietante sconvolgente divertente illuminante diabolico, sarebbero descrizioni tutte sul baratro del loro esatto opposto.
Con una certa serenità invece si può dire che sono raccontati tre casi esemplari di litigio montato ad arte su ben pochi presupposti, comunque scarsamente rilevanti presupposti, perlopiù pretestuosi ma molto abilmente manipolati e prodigiosamente affiancati da quei meccanismi di sollecitazione di risposta automatica: avete presente quando uno sta animatamente raccontando un episodio che l'ha molto emotivamente coinvolto e il suo interlocutore gli dice, Eh ma non c'è bisogno di agitarsi tanto, che è esattamente il modo per farlo ancor più animare se non incazzare. Ecco, se si è intenzionati di ficcare qualcuno dalla parte del ecco-tu-sei-sempre-il-solito, questo è uno modo vincente. Miserabile ma vincente, perlomeno in quel contesto: o, ma l'ultimo minuto prima di morire la si pagherà cara questa brutta abitudine, voglio sperare.
Insomma è il percorso decisamente originale di un ex infermiere, un sociologo e un barista che si avvicendano nei racconti, alla ricerca di supponibili scopi, nella scoperta di sorprendenti conseguenze, nell'inusitato azzardo di inconcepibili spiegazioni. Ah, le vittime.
Nulla che disturbi il gusto della lettura sapere che le vittime di questi colossali litigi, resesi conto in un diabolico insignificante frammento di millesimo di secondo, di trovarsi sul precipizio della loro trappola e di non riuscire a eluderne il fatale richiamo, non possono decidere di desiderare altro.
Avere a portata di mano qualcuno di quei cerottini che abbassano la pressione potrebbe rivelarsi utile.